Il centrocampista cresciuto nel settore giovanile rosanero parla della sfida di domenica pomeriggio che lo vedrà fra i protagonisti con la maglia dei lagunari e non dimentica le sue origini
E’ uno degli ex che saranno protagonisti della sfida di domenica pomeriggio fra Palermo e Venezia Luca Fiordilino. Il centrocampista di Altavilla Milicia, cresciuto nel settore giovanile rosanero, ha indossato la maglia del Palermo fino alla radiazione del 2019 e da allora ha messo insieme quasi 100 presenze con la maglia dei lagunari.
“La settimana di sosta è stata importante per caricarci dal punto di vista fisico e mentale – dice Luca Fiordilino al sito ufficiale del Venezia – abbiamo lavorato molto con il mister Paolo Vanoli per elaborare e mettere in pratica i suoi concetti di gioco. Ci impegniamo molto a livello fisico, anche in palestra e sull’impostazione di gioco: attacchiamo gli spazi e giochiamo palla a terra. Dobbiamo cercare di migliorare la lettura dei momenti di gioco e la capacità di gestione delle fasi: i nostri primi tempi sono molto buoni, ma non si può pensare di spingere al 100% per 90 minuti. Vanno dosate le energie, cercando la giusta alternanza fra il possesso palla e il forcing”.
I lagunari sono penultimi con 9 punti, con un ritardo di 6 punti dal Palermo. “Dobbiamo portare a casa quanti più punti possibile già a partire da questa partita – dice Fiordilino – non possiamo far trascorrere altro tempo. Inutile nasconderci, il morale non è e non può essere altissimo, ma c’è tanta voglia di riscatto, dobbiamo iniziare a pensare alla salvezza, come anche il mister ha sottolineato. Ci serve anche più personalità, più voglia di attaccare l’avversario. A centrocampo, non ho preferenze sui ruoli: ho avuto esperienza sia come centrale che come mezz’ala nella mia carriera qui a Venezia, e mi sono adeguato a entrambi”.
A proposito del suo ritorno a Palermo, Fiordilino parla delle sue sensazioni. “Sono emozionato all’idea di ritornare al Barbera – dice – sono cresciuto nel settore giovanile del Palermo e al Palermo devo i miei inizi da calciatore professionista. Il salto dalla Serie C alla B si fa sempre sentire, ma il Palermo è una grande squadra, con cui non si può abbassare la guardia. Anche loro, come noi, hanno necessità di fare punti, motivo per cui dovremo essere aggressivi su ogni pallone”.