Corini si affida al suo sistema di gioco ibrido fra 4-3-3, 4-4-2 e 3-5-2. Due i dubbi della vigilia fra centrocampo e attacco. In ballottaggio Broh e Saric e Vido e Valente
Corini porta due dubbi con sè alla vigilia della partita fra Perugia e Palermo che segnerà il ritorno in campo per il campionato di Serie B. Per la sfida del Curi, sabato alle 14, il tecnico rosanero ha deciso la formazione per nove undicesimi: da assegnare una maglia a centrocampo fra Broh e Saric con il primo in vantaggio e in attacco fra Vido e Valente.
Tutto dipenderà da come l’allenatore vorrà impostare la partita del Curi. La duttilità dei rosanero permette a Corini di cambiare sistema di gioco a partita in corso. La sensazione è che non ci si discosterà più di tanto dalle ultime uscite con il Palermo in grado di giocare con dei principi cardine che portano però la squadra a giocare con il 3-5-2, con il 4-3-3 e con il 4-4-2.
Tutto dipenderà dalla posizione di Di Mariano e dalla presenza in campo di Vido: a Brescia Corini ha iniziato con il 3-5-2 con Vido in attacco con Brunori, Di Mariano sulla fascia destra e Sala su quella sinistra. Se dovesse confermare questa impostazione il resto della squadra sarebbe formato da Segre, Gomes e Broh a centrocampo; Mateju, Nedelcearu e Marconi in difesa davanti a Pigliacelli.
Diversamente, nel caso in cui al posto di Vido giocasse Valente, i rosanero avrebbero un’impostazione più simile al 4-4-2 che si trasforma in un 4-3-3 con Brunori al centro, Di Mariano a sinistra vicino al capitano e proprio Valente a destra chiamato a coprire più porzione di campo rispetto a un esterno d’attacco tradizionale. Il centrocampo rimarrebbe invariato con Segre, Gomes e Broh; in difesa, davanti a Pigliacelli, giocherebbero Mateju, Nedelcearu, Marconi e Sala.