Dopo Andrea Compagno, il tecnico azzurro chiama Mateo Retegui, italo-argentino del Boca di origini agrigentine, anche lui attaccante.
Roberto Mancini guarda all’estero per rinforzare l’attacco italiano e pesca due siciliani. O meglio un siciliano palermitano e un nipote di emigrati. Mateo Retegui, infatti, è nato a San Fernando, vicino a Buenos Aires ma è in possesso del passaporto italiano grazie al nonno materno che lasciò Canicattì diversi decenni orsono per trasferirsi in Argentina. Mancini lo ha chiamato per le sfide del 23 e 26 marzo contro l’Inghilterra e Malta, valide per le qualificazioni ai prossimi Europei del 2024. L’ex tecnico del Palermo, Guillermo Barros Schelotto, ha paragonato per caratteristiche tecniche, il classe ’99 italo-argentino, a Luca Toni.
Prima chiamata anche per Andrea Compagno, classe ’96, che nei giorni scorsi ha ricevuto la comunicazione tramite il suo club, lo Steaua Bucarest, società di grande prestigio in Romania e non solo. Compagno, figlio dell’ex rosanero Rosario, ha giocato a lungo tra i dilettanti, prima di finire a San Marino. Da lì il passaggio al Craiova, in Romania, che poi lo ha ceduto allo Steaua. Ora la chiamata di Mancini, ricevuta grazie alle tante reti segnate negli ultimi anni.