Non hanno assistito a una vittoria dei rosanero, ma ricorderanno la serata di venerdì con emozione. Allo stadio i giovani della Casa dei Mirti, di Don Calabria e Umana Solidarietà
Favorire e promuovere l’integrazione e i processi di inclusione sociale ed interculturale attraverso in calcio. Questo, e non solo, è il progetto Rete Refugee Teams, ormai giunto alla nona edizione, che ha visto, tra le altre iniziative, anche quella di natura ludica: nell’occasione della gara del campionato di serie B, Palermo-Brescia, i ragazzi dei centri di accoglienza SAI di Palermo (Casa dei Mirti, Don Calabria, Umana Solidarietà) che parteciperanno al torneo di Rete, hanno assistito alla partita, del “Barbera”. Una bella emozione per molti di loro che non erano mai entrati in un grande stadio, dove hanno potuto toccare con mano l’entusiasmo e la passione per il calcio che si respirava ieri sera sugli spalti.
Una gioia immensa che potranno rivivere nel prossimo mese di giugno, in occasione della fase finale del torneo, che si svolgerà proprio allo stadio, così come accaduto due anni fa.
Quest’anno, quindi, si è rinnovata la sinergia tra la FIGC – Settore Giovanile e Scolastico e il Palermo FC: già nel corso della stagione una rappresentanza di calciatori delle giovanili, accompagnati dai rispettivi tecnici aveva incontrato i giovani delle comunità di accoglienza che prendono parte al progetto.
* Comunicato del Settore Giovanile e Scolastico della Federacalcio