
L’avvocato dell’ex dirigente del vecchio club scomparso in una nota: “La mia assistita aveva maturato il diritto agli emolumenti, non è stata responsabile del fallimento”
L’ex amministratrice delegata e presidentessa del vecchio Palermo Daniela De Angeli, attraverso il suo avvocato Giovanni Di Trapani, ha preannunciato ricorso a proposito della condanna alla restituzione di alcune somme di denaro incassate dal vecchio club contestate dalla curatela fallimentare in quanto non autorizzate dagli organi della procedura.
La nota dell’avvocato Giovanni Di Trapani:
“In riferimento ad alcuni articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi su alcune testate on line sul fallimento del “vecchio” Palermo ed aventi ad oggetto precipuamente la posizione della mia rappresentata, dott.ssa Daniela De Angeli, intendo precisare quanto segue. Difatti, nella consapevolezza che detti articoli dai titoli roboanti – “De Angeli e… condannati a restituire i soldi del fallimento”, “..e De Angeli condannati a risarcire i creditori” , “…e De Angeli devono restituire i soldi al “vecchio” Palermo – possano ingenerare nel lettore una negativa, fuorviante e del tutto gratuita rappresentazione della figura e dell’immagine della mia assistita, ritengo doveroso fare delle puntualizzazioni. Ed invero, senza voler minimamente censurare, in questa sede, il pronunciamento ad oggi sfavorevole per la mia rappresentata, va però detto che la stessa, fatto questo che non si evince da alcuno degli articoli di stampa prima citati, è stata condannata a restituire unicamente dei crediti retributivi”.
“Non specificarlo – prosegue la nota – come detto, visto il tempo trascorso rispetto ai fatti di cui si discerne, e visto il rilievo mediatico che la vicenda in parola ebbe illo tempore, può ingenerare nell’ignaro lettore il dubbio che la mia assistita, chiamata a rispondere solo di dette somme sia stata invece l’artefice del fallimento in parola. Si trattava invece, nella specie, di alcuni pagamenti effettuati in suo favore dall’ Unione Sportiva Città di Palermo Spa a titolo di saldo della 14ma mensilità , Agosto 2019 e un rimborso spese del 25.7.2019. Complessivamente circa 22.000 euro. La Dottoressa De Angeli, infatti, aveva svolto ininterrottamente la propria attività lavorativa fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro, maturando comunque il diritto agli emolumenti previsti contrattualmente. Detto tema, in fatto, assieme ad altre questioni giuridiche saranno, peraltro, oggetto di ricorso”.
