Per la terza volta in questo campionato, il Palermo ha preso gol nei minuti di recupero e ci ha rimesso punti preziosissimi. Domenica è stato raggiunto in extremis dal Parma, subendo due gol nei minuti di recupero: in precedenza, al Barbera, erano stati Cosenza e Cittadella a portarsi via la vittoria, lasciando i tifosi rosanero con un palmo di naso.
Quella degli ultimi minuti decisivi (in un senso o nell’altro) è la perfetta fotografia del momento che il Palermo sta vivendo, quanto meno dal punto di vista psicologico: quando le cose giravano per il verso giusto e la squadra era in fiducia, gli uomini di Corini nei finali di gara segnavano e vincevano le partite: così è andata ad Ascoli con Mancuso o in casa col Sudtirol grazie ad Aurelio, ma anche a Reggio Emilia e a Modena dove hanno chiuso il match (con Soleri e ancora con Mancuso). Lo stesso si può dire della sfida casalinga con lo Spezia dove il Palermo ha trovato il 2-2 al minuto numero 104 con Stulac su punizione. Le insicurezze che hanno caratterizzato le ultime prestazioni, invece, hanno determinato in senso negativo.
Lo stesso si può dire del Parma, ma all’inverso: agli emiliani gira bene, è vero, ma c’è anche una componente di personalità non trascurabile. I giocatori di Pecchia ci credono, sanno di poter mettere sotto chiunque, rischiano perché sentono la fiducia e fanno gol anche all’ultimo respiro. E così nelle ultime tre giornate il Parma ha pareggiato in casa con Modena e Palermo nei minuti di recupero e vinto a La Spezia sempre oltre il 90′.