Nelle ultime 5 partite il Palermo ha subito 12 gol: 2 a Cremona, in superiorità numerica, nel giro di 5 minuti; 3 in casa con la Ternana; altri 4 a Brescia (3 dei quali, stavolta, in inferiorità numerica); e altri 3 venerdì scorso al Barbera contro il Venezia. Solo a Lecco, Pigliacelli è rimasto imbattuto.
E considerato che spesso lo stesso Pigliacelli si è rivelato se non il migliore, tra i migliori, i gol subiti in questo lasso di tempo potevano essere ancora di più. In totale il Palermo ha incassato in questa stagione 41 reti. Solo 4 squadre hanno fatto peggio: le ultime 3 della classifica, Lecco (58), Feralpisalò (49) e Spezia (42) e la Samp (44) che vincendo a Bari è balzata in zona playoff.
In Italia, si sa, i campionati li vincono le squadre che subiscono meno. E il Palermo, se non riesce a svoltare in questo senso, sembra spacciato. Fin quando l’attacco segnava a bizzeffe, il problema si notava un po’ di meno. Poi, dopo il 2-2 di Cremona, la situazione è riprecipitata nel buio.
Si tratta spesso di errori individuali, ma non solo. Anche l’atteggiamento tattico, con una squadra che non è al meglio né fisicamente, né psicologicamente, ha inciso: sovente, nell’ultimo mese, è bastata una spizzata in verticale per mandare in tilt il reparto. Contro il Pisa, alla ripresa, potrebbe tornare disponibile Lucioni, ma l’ex Frosinone da solo non può certo risolvere i problemi difensivi che il Palermo si porta appresso da due anni. Serve altro e non è detto che il Palermo abbia altre risorse.