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Binda (Gazzetta): “Palermo merita tranquillità. Sono curioso di capire il ruolo di Zamparini”

Il giornalista della Rosea dice la sua sulla cessione del club rosanero al fondo inglese rappresentato da Richardson. Poi una riflessione sull’aiuto del pubblico: “Lo stadio vuoto non fa bene”.

 

Il Palermo calcio è stato ceduto ad un fondo inglese rappresentato da Clive Richardson, ceo della Global Futures Sports&Entertainment Ltd. Sabato mattina il comunicato della società rosanero, che ha reso noto di aver sottoscritto nella serata di venerdì 30 novembre il passaggio di proprietà del 100% del club; lunedì sera l’annuncio di Richardson tramite il canale Pop Economy. Nella giornata di ieri, dopo lunga ed estenuante trattativa condotta nella massima riservatezza, finalmente la presentazione alla città di Palermo. Eppure restano molti i dubbi in merito all’identità dei tanti – così pare – proprietari del Palermo e, dunque, sui programmi futuri della nuova società.

 

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Nicola Binda, ne ha parlato ai microfoni di ForzaPalermo.it.

“Ho visto i nuovi soci che si sono presentati. Ora devono conquistare Palermo con i fatti. Non ho capito bene chi siano realmente i finanziatori del Fondo – dice Binda – e chissà se mai si capirà. Vedremo. È una svolta che intanto dovrebbe alleggerire il carico delle inchieste. E sono curioso di capire questa “consulenza” di Zamparini di che tenore sarà”.

Il cambio di mano in società arriva in un momento positivo per la squadra guidata da Roberto Stellone. E non è da escludere il rischio che le questioni extra-calcistiche possano influenzare il rendimento dentro il rettangolo verde:

“La piazza di Palermo merita tranquillità, che si può raggiungere tramite una gestione societaria normale. Questi continui scossoni non aiutano e hanno fatto disamorare il pubblico, io mi auguro che il clima possa essere diverso perché è assurdo che i tifosi, in virtù di questa situazione pesante della quale sono giustamente saturi, non vadano allo stadio. Con la squadra prima in classifica e in rampa di lancio per la promozione, lo stadio vuoto non fa bene al Palermo”.

 

Sul prossimo futuro del Palermo, il giornalista della Rosea non si sbilancia, ma detta una condizione a suo parere fondalmentale: “Se il Palermo può contare su una società solida e su un pubblico da almeno 20.000 persone a partita, potrà consolidarsi nuovamente in Serie A, altrimenti vivrà di questi alti e bassi. Palermo è la quinta città d’Italia – afferma Binda – con una tifoseria che è sempre stata un valore aggiunto per la squadra e che merita di poter tornare ad alti livelli, con grandi giocatori che possano diventare una base tecnica a lungo termine e non semplicemente una risorsa da patrimonializzare in tempi stretti.

È vero che il Palermo ha lanciato Dybala, Cavani, Pastore e altri, ma se si fosse costruito uno squadrone attorno a loro dove sarebbe adesso?! Se invece l’unico fine è quello di fare plusvalenze  conclude -, i tifosi non potranno mai essere veramente contenti e legati alla squadra”.

 

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