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“I dipendenti del Palermo temono il crack e pensano di rivolgersi ad Orlando”

Cresce la preoccupazione in merito alla nuova proprietà: secondo La Repubblica-Palermo i dipendenti della società di viale del Fante avrebbero deciso di riunirsi in una delegazione allo scopo di incontrare il primo cittadino

Non c’è pace all’ombra di Monte Pellegrino. L’acquisizione del Palermo calcio da parte della galassia Sport Capital Group continua a non avere contorni ben delineati e la preoccupazione tra tifosi ed addetti ai lavori cresce quotidianamente. Non solo: l’ansia per le sorti del club rosanero colpisce anche chi per il Palermo lavora.

Come si legge su La Repubblica-Palermo oggi in edicola, sono circa un centinaio le persone che hanno rapporti di lavoro con la società di viale del Fante: “Sono quelli che sanno che nelle casse del Palermo ci sono spiccioli. Sono quelli – scrive Massimo Norrito – che sanno che 280mila euro dei 600mila incassati dalla cessione di Struna sono stati pignorati dal procuratore di un ex calciatore del Palermo. Sono quelli che sanno che ci sono diversi fornitori che hanno un credito di tre milioni di euro con la società di viale del Fante”.

“Quelli che” hanno deciso di fare fronte comune unendosi in una delegazione per incontrare il sindaco Leoluca Orlando“rassegnare a lui i timori per il futuro della società e dei dipendenti che lavorano in viale del Fante. L’idea – si legge sul quotidiano – è quella di dare al sindaco cifre e movimenti di cassa per cercare di smuovere una situazione che così restando le cose rischia di precipitare”. Tra i creditori del Palermo anche le ditte che forniscono i servizi per le partite casalinghe: dalla manutenzione dello stadio, a quella del campo da gioco, fino a chi si occupa di pulizie, di prefiltraggio, di steward: “Tutte società che, a vario titolo, avanzano soldi dal Palermo e hanno minacciato di sospendere il servizio se il loro crediti non verranno soddisfatti”. Mancherebbero infatti circa 30 mila euro per far fronte alle spese della partita contro il Foggia in programma al Barbera il prossimo 4 febbraio.

Intanto negli uffici del Renzo Barbera da giorni non si vedono i rappresentanti della nuova proprietà: “Gli inglesi, dopo il profluvio di foto, post e messaggi dal campo e dagli uffici di viale del Fante e da Boccadifalco – scrive Norrito – si sono volatilizzati da tempo e difficilmente si faranno vedere in questi giorni. Chi aveva dato segni di operatività, vale a dire l’amministratore delegato Emanuele Facile è da giorni impegnato altrove”. Per questo motivo chi vede a rischio il proprio posto di lavoro ha deciso di rivolgersi direttamente al primo cittadino del capoluogo siciliano per coinvolgerlo come garante di una situazione a dir poco nebulosa.

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