Il giocatore argentino protagonista della conferenza stampa nel ritiro di Petralia Sottana. “Sono legato a questa città e anche per questo ho scelto di viverci pure quando smetterò di giocare”

“Amo questo lavoro e so di potere dare ancora tanto. Questa consapevolezza mi ha spinto a contattare Sagramola e a propormi. Ringrazio la società per la fiducia che mi ha dato, cercherò di ripagare tutti nel migliore dei modi”. Così Mario Alberto Santana in conferenza stampa a Petralia Sottana, sede del ritiro precampionato del Palermo. L’attaccante argentino ha raccontato il suo rapporto con la maglia rosanero e le sue aspettative per la serie D dopo il ritorno nella squadra in cui aveva già giocato in A.

“Questo per me sarà l’anno più importante della mia carriera – dice Santana – A me il Palermo ha dato davvero tanto, io mi sento parte integrante di Palermo e l’affetto della tifoseria che sento anche quando vado a fare la spesa, mi rende felice e mi emoziona. Sono felice di essere tornato a Palermo, ma non mi sento un leader di questa squadra. Penso che dovremo esserlo tutti, tifosi compresi. Dobbiamo diventare una famiglia”.

Santana nello scacchiere tattico di Pergolizzi dovrebbe ricopriere il ruolo di seconda punta. “L’ho fatto negli ultimi tre anni – dice – e mi sono trovato molto bene: ma visto che ho cambiato ruolo, nonostante abbia 37 anni, devo continuare a imparare movimenti e leggere le situazioni. Se non fossi stato capace di giocare, visto la mia età, non avrei mai deciso di tornare mettendo in difficoltà la squadra, se ho deciso di propormi è perché so di poter dare tanto anche fisicamente”.