L’attaccante palermitano protagonista a Messina con la rete decisiva su calcio di punizione. I sogni, l’arrivo in rosanero e la voglia di indossare la maglia della sua città
Ha atteso tanto per festeggiare il primo gol con la maglia del suo Palermo Luca Ficarrotta. L’attaccante palermitano ha messo un’altra tacca sulla sua agenda degli obiettivi personali dopo avere detto sì al suo trasferimento dal Marsala al Palermo. Per convincere i dirigenti a ingaggiarlo nella partita che ha giocato contro i rosanero con la maglia marsalese ha dato del filo da torcere a Crivello e Accardi che ora si ritrova compagni di squadra. Quel giorno era troppo importante per lui riuscire a impressionare il direttore sportivo del Palermo Renzo Castagnini e l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola: vestire la maglia della squadra della sua città era uno dei sogni che finalmente è riuscito a coronare. L’altro si è avverato a Messina.
“Sono di Palermo – dice Luca Ficarrotta – questa è la mia città, segnare all’esordio dal primo minuto in un derby contro il Messina è stata un’emozione immensa. Tante volte ho sognato di fare gol con questa maglia addosso. Quando non ero un giocatore del Palermo e mi capitava di passare davanti al “Barbera” magari per andare a mare e Mondello mi capitava di pensare a quanto sarebbe stato bello giocare e segnare dentro quello stadio: giocare ci sono riuscito, ora spero che si avveri anche l’altra parte del sogno. Per il momento ho fatto gol in trasferta”.
E pensare che il gol che ha deciso il derby di Messina, direttamente su calcio di punizione, è arrivato nella giornata in cui Ficarrotta ha reso meno rispetto al livello delle sue prestazioni abituali. Al punto che il suo allenatore Rosario Pergolizzi aveva già pensato di sostituirlo. L’attaccante non era in giornata, sbagliava controlli apparentemente semplici e non riusciva a incidere. Poi la punizione che si è rivelata vincente.
“Già nel primo tempo – dice Ficarrotta – avevamo parlato con Martin per chi dovesse battere la punizione, poi in quell’occasione mi ha chiesto se mi sentissi di tirare e dopo che gli ho risposto di sì mi ha detto: allora calcia e fai gol”.
La rete che ha permesso al Palermo di vincere il derby è stata molto più importante di quanto potrebbe sembrare. Il gol di Ficarrotta ha portato a cinque le vittorie iniziali di fila, permettendo di guadagnare due punti sul Licata, fermato dal Nola in casa, e resistere al ritorno dell’Acireale che continua a tenere il passo della capolista rosanero. Gli acesi in queste prime cinque giornate di campionato hanno incontrato avversarie diverse rispetto a quelle con cui hanno giocato i rosanero. Non c’è una squadra che abbia affrontato entrambe e lo scontro diretto è in programma solamente il primo dicembre al “Barbera”: difficile dire adesso se davvero l’Acireale potrà essere l’antagonista principale per la vittoria del campionato. Molto lo dirà il tipo di rendimento che continueranno ad avere le due squadre in queste giornate di campionato fino allo scontro diretto.
Risultato a parte, a Messina il Palermo non è riuscito a imporre il suo gioco come aveva fatto nelle altre partite. La ricerca della profondità con azioni manovrate si è scontrata con il modo di difendersi e provare a ripartire dei padroni di casa. Pergolizzi deve capire se è un caso o se davvero l’assenza di Santana ha tolto fantasia e imprevedibilità alla sua squadra. Scoprire di essere dipendenti da un solo giocatore potrebbe rivelarsi una brutta sorpresa.
