Grandi doti e numeri record per il centrocampista che vive in rosa due diverse esperienze, culminate con la squalifica di tre anni
Sette stagioni, 211 presenze. Sono i numeri di Valerio Majo, centrocampista del Palermo simbolo dei rosa, macchiato, però, dalla squalifica di tre anni per il calcioscommesse.
Il Palermo acquista il cartellino di Valerio Majo, nato il 27 novembre 1952 e che oggi compie 68 anni, nell’estate del 1974, prelevandolo dal Taranto, ed in serie B si mette in mostra, diventando subito un punto fermo della squadra, restando anche per i successivi campionati, fino al 1977-78. Poi, per lui, il grande salto al Napoli con cui gioca anche in Coppa Uefa e venendo eliminato in semifinale di Coppa Italia proprio dal Palermo. L’avventura sotto al Vesuvio, però, è breve e, quindi, si trasferisce al Catanzaro prima, però, di ritornare ancora al Palermo nell’83-84, sempre in B e dopo una esperienza pure al Bari.
La sua seconda vita in rosa, però, non è fortunata come la prima, perché nel proprio nell’83-84 arriva la retrocessione in C1. L’anno dopo il Palermo vince il campionato e torna in B con Majo sempre protagonista. Gioca in rosa pure nell’85-86, ma resta invischiato nel calcioscommesse, rimediando una squalifica di 3 anni, con il Palermo che, invece, viene punito con 5 punti di penalizzazione che, però, non scontò mai visto che dopo la Coppa Italia ‘86-87 arrivò la radiazione.