Il tecnico rosanero è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida vinta grazie alle reti di Rauti e Lucca

Il tecnico del Palermo Roberto Boscaglia è intervenuto in conferenza stampa al termine della vittoria sulla Casertana al “Renzo Barbera”. Di seguito le sue dichiarazioni:

«Tutto quanto fa parte del gioco, ogni tanto i giocatori li devi pungere nel gioco. Si doveva fare così, giocata una buona partita. È importante recuperare giocatori, anche se ci vuole tempo. Hanno bisogno dei minuti sulle gambe. È importante che ci sia la competizione che stimola i giocatori».

In merito alla prestazione contro la Casertana, il tecnico del Palermo Roberto Boscaglia ha così commentato:

«Abbiamo fatto nei primi 20 minuti ciò che avevamo preparato. Loro hanno preso il campo senza essere troppo pericolosi. Il 2 a 0 ci sta stretto. Partita dominata. Ti possono fare un gol e si complica tutto. Abbiamo voluto gestire e a volte abbiamo sbagliato e potevamo gestire meglio certe situazione. Ammonizioni prese senza motivo. La squadra può proporre di più e Foggia doveva essere solo un episodio. È importante la prestazione, ma anche il risultato. Potevamo fare di più».

In merito alla doppia sostituzione a centrocampo (Luperini e Broh per Palazzi e Odjer)

«Valutazione generale, i gialli hanno inciso, ma non del tutto. Odjer aveva dei giramenti di testa, Palazzi non ne aveva più. Abbiamo altri giocatori in quel ruolo che possono fare molto bene. Abbiamo fatto una buona partita. Aggressivi quando dovevamo. Abbiamo spezzato troppo la squadra. Gli avversari hanno fatto un solo tiro in porta, siamo rimasti concentrati. C’è molto di positivo ma anche cose da rivedere».

Play off, obbligo o obiettivi?

«Gli obblighi non esistono, gli obiettivi sì. Anche chi parte per vincere il campionato normalmente si mette lì e strada facendo si vede ciò che fa. Ci dobbiamo assestare e vediamo cosa succederà nelle prossime due partite. Bisogna giocare partita dopo partita. Ogni partita ha una storia a sé».

In merito a Broh e Luperini:

«Noi giocando con i due esterni che lavorano per aiutare a centrocampo. I centrocampisti si possono sbizzarrire. Broh ha gamba e qualità, ma è un ragazzo intelligente. Luperini è determinante. C’è stata più attenzione. La paura non ci deve essere. Il senso di pericolo ci fa alzare la concentrazione».