L’ex allenatore della squadra rosanero e di quella bresciana è stato intervistato dal Giornale di Brescia e ha provato a giocare la sfida di venerdì in anticipo
Roberto Boscaglia, 26 presenze sulla panchina del Palermo e 71 su quella del Brescia, ha giocato in anticipo la partita fra rosanero e rondinelle che deciderà il campionato di siciliani e lombardi venerdì sera alle 20,30 al Barbera. “L’unico modo per andare a Palermo è dare battaglia, giocarsela – ha detto Boscaglia intervistato dal Giornale di Brescia – bisogna sempre giocarsela contro chiunque. Il senso del pericolo ci deve essere, ma non deve sfociare in paura. Il Brescia che ho visto è una squadra con tanta volontà ma allo stesso tempo spaventata”.
Il Brescia andrà a giocare in un Barbera che si preannuncia stracolmo. “Che sia una partita difficile va da sè – ha detto Boscaglia – Il Palermo è una squadra forte che vuole i playoff e sa che un punto può non bastargli e poi ci sarà la spinta di un grande pubblico. Non dico che sarà determinante ma di sicuro sarà importante”.
A proposito della situazione che vivrà Corini, nato calcisticamente nel Brescia e che con il Brescia da allenatore ha ottenuto una promozione in Serie A, Boscaglia ha sottolineato che “Sicuramente un allenatore in queste occasioni prova sentimenti contrastanti – le parole di Boscaglia – Ma siamo professionisti e quando inizia la partita ognuno deve fare il suo dovere. E conoscendo Corini sono certo che sta preparando una grande gara. Non sarà una partita come tutte le altre e un po’ di dispiacere comunque andrà ci sarà. Ma il Brescia deve giocarsela: ha due risultati su tre e tutto può succedere”.