Nel dossier della Federcalcio sono state inserite 10 città. Non si parla più di 10 stadi più uno come quando la Figc voleva correre da sola
Italia e Turchia saranno i paesi organizzatori dell’Europeo 2032. Lo ha deciso il comitato esecutivo dell’Uefa riunito a Nyon. La delegazione italiana a Nyon è stata guidata dal presidente federale e vice presidente Uefa Gabriele Gravina, con lui il segretario generale Marco Brunelli, il project manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier. Per la Turchia, con il Presidente della Turkish Football Federation (TFF) Mehmet Büyükekşi, il segretario generale Kadir Kardaş e il vice presidente Mustafa Eröğüt.
Saranno 5 gli stadi italiani che ospiteranno la manifestazione. Che potrebbero diventare 6 nel caso in cui il format del torneo fosse cambiato e allargato a più squadre. E se fino a qualche tempo fa il Barbera di Palermo poteva sperare ancora, a patto che l’amministrazione comunale e la regione siciliana avessero avuto idee chiare e soprattutto di rapida realizzazione, dalla nota della Figc sembra evidente che l’impianto palermitano sia già stato tagliato fuori.
“IL DOSSIER ITALIANO – si legge sul sito della Figc – Nel dossier italiano sono state inserite dieci città, che rappresentano complessivamente il patrimonio culturale e artistico del Paese, che garantirà una “fan experience” entusiasmante, e al tempo stesso la storia calcistica italiana, la sua tradizione e la sua passione. A supporto di un grande evento come l’Europeo, è stata poi messa in risalto la notevole esperienza del sistema calcistico italiano nell’organizzazione di grandi eventi (negli ultimi anni: EURO 2020, Nations League Finals 2021, Euro Under 21 2019, Finali di Champions 2009 e 2016, Finale di Europa League 2014, Finali di Champions Femminile 2016 e 2022). In tal senso, l’approccio previsto nel dossier ha incluso inoltre una scrupolosa attenzione al tema della sostenibilità degli eventi sportivi: dall’inclusione al rispetto dei diritti umani, dall’attenzione agli effetti del cambiamento climatico alle opportunità per le persone con disabilità”.
La scelta delle sedi italiane che ospiteranno le partite di Euro 2032 sarà fatta a ottobre del 2026. “L’assegnazione di Euro 2032 all’Italia con la Turchia è una svolta storica per noi – ha detto il presidente Figc Gabriele Gravina – E’ una grande opportunità per rivoluzionare l’idea di infrastrutture nel nostro Paese. Abbiamo ottenuto 3 anni di tempo per raccogliere le idee, progettare e poi realizzare. Nella nostra candidatura 3 stadi sono stati considerati in modo positivo, ce ne mancano 2 o 3. Ci sono dei progetti esecutivi come Bologna, Firenze e Cagliari, già finanziati. Ci saranno dei criteri che fisseremo a breve, noi ci auguriamo che ci possa essere impegno da parte di tutti. Ben venga un commissario straordinario per gli stadi, ma non ci si illuda che basti da solo. Abbiamo lavorato a lungo per poter cogliere questa grande opportunità per l’Italia. E’ un evento importante, il nostro Paese non organizza un grande evento calcistico da Italia ’90 e credo sia un giusto premio al mondo del calcio”.
