Il ministro dello sport Andrea Abodi ha citato anche lo stadio di Palermo fra quelli candidati a ospitare gli Europei del 2032, ma l’impianto palermitano non figura fra quelli inseriti il 12 aprile scorso nel “Final Bid Dossier” di candidatura per ospitare la manifestazione. A rendere note le città candidate è stata la stessa Federcalcio al momento dell’assegnazione degli Europei a Italia e Turchia.
“Noto con piacere – ha detto Abodi a Milano durante Rcs Sport Industry Talk – che stanno decollando i progetti di Firenze, Bologna, Cagliari e Parma. Sta andando avanti quello di Bergamo e si svilupperà il progetto a Verona. Il governo farà la sua parte, non tanto a livello economico dato che si parla di gestioni private, ma di velocità nei progetti. Parliamoci chiaro: ci saranno Roma, Milano e Torino. Per gli Europei dovremo scegliere poi una tra Udine, Bologna, Firenze, Verona e Genova e una tra Napoli, Palermo, Bari e Cagliari”.
Parole che sembrerebbero lasciare spazio a una speranza anche per lo stadio Barbera che necessita già di interventi urgenti e non solo quelli eventuali per l’ammodernamento in funzione degli Europei. Peccato però che il ministro abbia citato due città in più rispetto a quelle che ci sono all’interno della candidatura ufficiale presentata all’Uefa e che ha permesso alla Federcalcio di aggiudicarsi insieme alla Turchia, da unici candidati, l’organizzazione della manifestazione.
“Consegnato il Final Bid Dossier di candidatura per ospitare in Italia EURO 2032 – ha comunicato la Figc – al termine di un lavoro che ha coinvolto, insieme alla FIGC, il Governo, il Parlamento, i Comuni e tutti gli altri stakeholder interessti. Le città candidate come sedi di gara: Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Verona”.
L’impianto palermitano al momento è stato interessato da alcuni lavori per la messa a norma dei bagni della tribuna centrale vicino al bar e la sostituzione di alcuni sediolini della curva sud. Gli interventi da effettuare sono tantissimi, fra cui quelli per l’impermeabilizzazione della copertura della tribuna. Lavori, questi ultimi, che toccherebbero all’amministrazione comunale e che il Palermo sarebbe disposto a fare a sue spese per risolvere celermente il problema. Ma dall’amministrazione comunale il club rosanero non ha ricevuto nè il via libera per agire, nè l’impegno a sostenere i lavori.