Per Beppe Iachini, Parma-Palermo di domenica sarà “una bellissima partita fra società nate per essere protagoniste, spinte da due piazze da A. Tutto è ancora possibile: il Parma è più avanti, lo dice la classifica, ma il Palermo ha le carte in regola per raccogliere soddisfazioni. Corini sa come affrontare questo periodo oscuro, però la medicina nel calcio è sempre il risultato: un toccasana per far felice il pubblico”. Il doppio ex ne ha parlato a Repubblica, edizione Palermo.
“Al Parma – ha detto – sono ancora affezionato e guardo da vicino tanti ragazzi ora titolari perché hanno esordito e mosso i primi passi con me. Penso a Bernabè, Circati, Benedyczak, Man, Del Prato e altri. A Parma sono rimasto sei mesi tra mille difficoltà come i vari infortunati, così ho messo dentro i giovani. Siamo riusciti a valorizzare una compagine che ora è cresciuta ulteriormente e sta facendo bene”.
“Sono stato bene in entrambe le città – ha aggiunto – ma a Palermo ho vissuto prima due anni da giocatore e poi altri tre da allenatore, vincendo col record di punti e di successi fuori e dentro casa. Sono subentrato compiendo un’inaspettata rimonta fino alla promozione e mettendo in luce diversi giocatori. Poi, altre due stagioni nel massimo campionato. Con Vazquez, Dybala, Belotti e una formazione da sogno ma acerba”.