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Palermo, Ficarrotta ha il mal di gol: “So cosa posso fare, sui social mi massacrano”

Il palermitano, attaccante esterno rosanero, racconta il rapporto che ha con i tifosi e si propone come rinforzo decisivo per la volata promozione che ci sarà con il Savoia: in palio la Serie C

So di dover dimostrare di più, so cosa posso fare. Abbiamo iniziato l’anno con una vittoria che ci ridà fiducia. Non dobbiamo dubitare mai dei nostri mezzi perché siamo un’ottima squadra e con Silipo e Floriano lo siamo ancora di più“. Così Luca Ficarrotta in un’intervista al Giornale di Sicilia racconta il suo momento in maglia rosanero. Ficarrotta parla anche del rapporto con i tifosi e dell’incubo per la mancanza di gol.

Sono abituato a segnare e se ho fatto 30 gol in due anni non è un caso – dice Ficarrotta – ma adesso il gol sta diventando un incubo. Questo mi porta a non giocare da Ficarrotta. Corro per novanta minuti, contro il Marsala fino al 94’ ho ripiegato in difesa, però mi mancano il gol e la brillantezza nell’uno contro uno. È una questione di condizione. Mi sento sotto pressione, ma nel calcio l’unica strada che conosco è lavorare. Pergolizzi mi sta dando tante possibilità, anche se da titolare ho giocato solo sette volte e un giocatore più gioca, più entra in condizione e trova fiducia. Con questo non dico che il tecnico non mi abbia messo in condizione di essere al top, ma che per colpa mia ho trovato poco spazio. Non ho bisogno di giustificarmi con nessuno, ma leggo i social e so che mi stanno massacrando. Il tifoso paga il biglietto e critica, ci sta. Il palermitano è molto attaccato al Palermo, non dimentichiamo che da qui è passata gente come Cavani, Dybala, Sirigu e altri che hanno vinto il Mondiale. È ovvio che vogliano scappare in fretta da questo incubo della Serie D, capisco che vogliano svegliarsi domani e ritrovarsi in Serie A. La pressione che ci danno è uno stimolo in più per andar via da questa categoria”.

Ficarrotta da questa categoria poteva andare via anche questa estate. “Sono uscito dal giro dopo l’esperienza con la Nocerina nel 2013 – racconta – e sono rimasto in D tutti questi anni. Prima di venire a Palermo avevo la possibilità di tornare tra i professionisti, ma il richiamo di casa è stato troppo forte. Ho tanta voglia di dimostrare a me stesso, non ad altri, di poter stare ancora a Palermo. Il mio futuro? Valuteranno il presidente e i direttori. Spero intanto che il 2020 possa essere l’anno del ritorno del Palermo in Serie C e spero di rimanere qui, perché è il mio sogno“.

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