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Palermo, Orihuela: “Sergio Ramos il mio idolo, in rosanero per puntare alla nazionale”

Il difensore uruguaiano con passaporto italiano si è presentato allo stadio Barbera con le sue aspettative e i suoi desideri per la nuova esperienza in Europa

“Sono felice di essere a Palermo, per me il City Football Group è una grande opportunità di crescita professionale. Ringrazio la proprietà per la grande possibilità che mi sta dando”. Sono le prime parole da giocatore del Palermo dell’uruguaiano Renzo Orihuela, rinforzo arrivato nel corso del mercato di gennaio dal Montevideo City Torque, club consorella dei rosanero di proprietà del City Football Group.

“Spero di fare bene – ha aggiunto Orihuela – per affermarmi in Europa con la maglia del Palermo e sfruttare la possibilità di mettermi in mostra che mi sta dando il City Football Group. Penso che le possibilità di arrivare in nazionale giocando in Europa aumentino. La rosa dei convocati di solito è fatta quasi tutta, se non tutta, da giocatori che militano in Europa. Quella che ho è una grande opportunità per coronare il mio sogno di giocare in nazionale”.

A Palermo c’è una grande tradizione di calciatori uruguaiani e anche l’ultimo arrivato ne è consapevole. “Tutti i miei connazionali che sono passati da Palermo, da Cavani a Hernandez fino a Lores Varela hanno fatto una grande carriera – ha sottolineato – e questo è un motivo in più che mi ha spinto a vestire la maglia rosanero. Non conosco personalmente Cavani, ma suo padre sì ed è una grande persona. Spero di riuscire a fare bene come lui. L’unico che conosco personalmente è Lores Varela, è un mio amico. Spero di fare bene come loro. Le mie caratteristiche? Sono un centrale e posso giocare sia a destra che a sinistra, sia a 3 che a 4. I miei punti di forza sono il gioco aereo, l’aggressività nella marcatura e l’uscita palla al piede”.

Orihuela ha il doppio passaporto, italiano e uruguaiano. “Le mie origini italiane sono da parte di mio nonno – ha raccontato – ma non so dire da quale città venga”.

Il nuovo difensore del Palermo ha parlato anche del suo idolo e del numero di maglia che ha scelto, il 4. “Sergio Ramos aveva quel numero – ha chiarito – quando ho chiesto il 4 mi hanno raccontato che era di Andrea Accardi, un giovane del club che per la suqadra era un’icona. Qui è un numero che ha una sua storia e anche per questo ho avuto voglia di prenderlo. Voglio dimostrare in campo di meritarlo. Anche in Uruguay ci sono ottimi difensori, penso a Godin, Gimenez e Araujo, ma ho visto Sergio Ramos da piccolo e mi sono sempre ispirato a lui che è e resta il mio idolo”.

 
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