Un occhio al bilancio e uno alla competitività. Così sarà il Palermo di Fabrizio Lucchesi e Pasquale Marino. I grandi lavori e le grandi manovre sono già cominciate
“Il nostro obiettivo è andare in ritiro con un organico nelle condizioni migliori possibili, avere già i giocatori giusti, non i migliori“. Così Fabrizio Lucchesi ha detto in conferenza stampa presentando il suo progetto di Palermo al quale ha già iniziato a lavorare insieme con il nuovo allenatore rosanero Pasquale Marino. Idee chiare e semplici.
“Andare in ritiro con la squadra quasi pronta – dice Lucchesi – perchè se all’allantore la dai completa prima possibile è meglio, sorpatutto se fai queste rifondazioni che abbiamo in mente. Meglio anticipare il ritro per avere qualche giorno in più di lavoro che significa più minutaggio, più gamba, più benzina nei serbatoi“.
Nella costruzione della squadra, però, non si butterà anche quello che c’è da salvare . “La nostra idea – ha detto Lucchesi in conferenza stampa – è girare pagina ma evitare di buttare il bimbo con l’acqua sporca. Se ci sono giocatori funzionali e rientrano nei parametri aziendali non siamo matti che li mandiamo via. Chi vuole i giocatori del Palermo bussa alla nostra porta e li chiede, altrimenti li lascia qua. Fino ad ora il Palermo ha speso tanti soldi più di quelli che entravano e il signor Zamparini ha creato una voragine. Adesso c’è una proprietà che si impegna per risolvere il problema, non facile anzi molto molto difficile, e bisogna lavorare“.
Dal punto di vista dei nuovi dirigenti l’arma in più sarà una sola. “C’è tanta ambizione – sottolinea Lucchesi – ho già detto che sarà meglio fare un punto in meno e mettere il Palermo in sicurezza. Anche perchè dobbiamo chiamare le cose per come sono: in tanti anni si sono spesi tanti soldi e non si è vinto nulla. Se un giocatore costa mezzo milione e ne trovo un altro che costa meno ma bravo come quello perchè non devo prenderlo e mettere in sicurezza i conti. C’è una città che ha suoi problemi e io do un milone a un ragazzotto in pantaloncini che ha 25 anni? No grazie. Cerco di mettere un mattone sopra l’altro creando basi solide per un futuro competitivo“.