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Palermo, Rispoli: “Da Arkus tante chiacchiere, mai dimostrato nulla”

L’ormai ex vice capitano lascia i rosanero da svincolato prima ancora che dalla Figc venga certificata la mancata iscrizione della squadra al campionato di B. “La città non merita tutto questo”

Andrea Rispoli domani si sposa con Nadine Casa, ma prima ha trovato il tempo e il modo per rispondere alle domande di Tuttomercatoweb sulla fine che sta vivendo il suo rapporto con il club rosanero e sull’epologo dell’avventura di Arkus Network a Palermo.

Arkus Network? Oltre alle chiacchiere non hanno mai dimostrato nulla – dice Rispoli – Ci avevano dato grandi rassicurazioni e poi è venuto fuori quello che sappiamo tutti. Palermo non merita questo. Negli ultimi anni la dignità è stata calpestata abbondantemente. Diecimila cambiamenti societari, tante incognite, tanti punti interrogativi. Quello che è successo il 24 non ce l’aspettavamo dopo tante chiacchiere. Avevano preso Marino, un allenatore importante che avrebbe fatto bene. Poi tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare. Il rinnovo? Me lo avevano proposto già durante l’era Zamparini. Poi a gennaio mi era stata fatta un’altra proposta ma non avevo fiducia nella nuova proprietà inglese. Nonostante Stellone avesse provato a mediare cercando di convincermi, sapevo e pensavo che gli inglesi non dessero garanzie. Ho vissuto tante vicissitudini: Baccaglini, i tanti direttori sportivi, gli inglesi, le nuove proprietà. La salvezza contro il Verona all’ultima giornata, la mancata promozione dell’anno scorso dove ci hanno rubato la finale, abbiamo visto di tutto. Quest’anno già a febbraio c’era il rischio che gli stipendi saltassero. Non siamo riusciti ad andare in A, ci giocavamo il terzo posto e poi è arrivata la sentenza che ci ha tolto i playoff. La promozione sarebbe stata ossigeno“.

Fra tutti gli uomini transitati negli ultimi mesi nella stanza dei bottoni del Palermo, l’unico che gli continua a trasmettere fiducia è stato Rino Foschi. “Non mi hanno mai ispirato fiducia, né Arkus né gli inglesi – dice Rispoli –  Chi ha fatto di tutto, forse più delle sue competenze, è stato Rino Foschi: ha dato l’anima per il Palermo. Stipendi? Quello che farà tutta la squadra per me andrà bene. Seguirò le decisioni del gruppo. Al di là dei nostri stipendi è fondamentale tutelare tutti i dipendenti della società. Bisogna tutelare tutto il Palermo. Il mio futuro? Ci penserà il mio procuratore. Intanto penso alla famiglia, al matrimonio imminente. Ci sono varie situazioni. Decideremo insieme al mio agente. Chiaramente mi auguro di tornare in Serie A, vedremo“.

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