L’attaccante di origini siciliane ha conquistato due promozioni in Serie A nella sua carriera: la prima ed Empoli, la seconda a Monza, tramite i playoff.

Prime parole da nuovo giocatore rosanero per Leonardo Mancuso, attaccante di 31 anni, nato a Milano ma di origini siciliane (il nonno è emigrato in Lombardia da Ucria), è arrivato in prestito con opzione e obbligo (in caso di Serie A) di riscatto. Ecco gli estratti più significativi della conferenza stampa.

“Volevo confrontarmi con una grande piazza, mi mancava. Sono contento che sia arrivata questa occasione. Palermo è una città calda, sono molto felice. Mio nonno era siciliano, della provincia di Messina. Mi scorre sangue siculo, anche se mio papà non è mai riuscito a vedere i luoghi dove è nato suo padre”.

Mancuso è stato preso come vice-Brunori, ma di fatto può giocare in qualsiasi ruolo d’attacco: “Fino a qualche anno fa ho giocato esterno, poi mi sono spostato al centro. Ho fatto un po’ tutti i ruoli dell’attacco, sono pronto a interpretare il ruolo che mi verrà chiesto dall’allenatore. Sto cercando di ambientarmi, sono contento di essere arrivato sin da subito. Credo sia fondamentale lavorare con i nuovi compagni sin dall’inizio della stagione. Ci vuole tempo per creare l’alchimia giusta”.

Vincere è l’obiettivo, ma non sarà facile, come dice l’ex Como: “Ci sono tanti fattori che servono per ottenere una promozione. Ci sono due strade per andare in A: o vincere il campionato o i playoff e sono situazioni diverse. Dobbiamo cercare di rimanere nella parte alta della classifica e giocarcela fino alla fine. Le vittorie vanno costruite durante la stagione, prima si inizia a lavorare, meglio è. Durante il campionato ci saranno momenti difficili, ma ci deve essere equilibrio. Della scorsa stagione (a Como, ndr) vorrei parlare poco. Due anni fa ho giocato in A e a Monza abbiamo raggiunto la promozione”.