“Ho saputo dell’interesse del Palermo nelle ultime due settimane, sinceramente non ho pensato al legame con la Juventus che si interrompeva, piuttosto ho pensato alla prospettiva di una società, di una piazza che mi voleva a tutti i costi. Il tempo di mettere d’accordo tutte le parti e sono arrivato a Palermo. Lasciare la Juventus non è stato un trauma, avevo bisogno di una società che credesse in me”. Lo ha detto il nuovo centrocampista del Palermo Filippo Ranocchia a proposito del suo trasferimento dalla Juventus e dall’Empoli, società per la quale giocava in prestito, al club rosanero.
“Ho passato un anno e mezzo in cui ho giochicchiato – ha detto Ranocchia – però non ho mai trovato la continuità che volevo. Quando ho saputo che mi cercava una società così importante ho deciso subito. Palermo è una piazza che si presenta da sola, legarmi così tanto a lungo con questo club è importante. Credo che le prospettive di questa squadra, di questa piazza, di questa società siano molto importanti e questo mi ha convinto a venire a Palermo”.
A proposito delle sue caratteristiche, Ranocchia ha detto che il suo punto di forza “è la qualità nel gioco e nel gestire la palla – le sue parole – nell’ultimo anno e mezzo ho imparato molto, anche nella fase difensiva perché la Serie A ti obbliga a migliorare molto anche sotto questo aspetto. Posso migliorare ancora in zona gol, perché credo di averne fatti pochi rispetto alle occasioni che ho avuto”.
Ranocchia ha già sostenuto il suo primo allenamento con il Palermo stamattina a Torretta e ha incontrato il suo nuovo allenatore. “Ho parlato con Corini prima dell’allenamento – ha detto il centrocampista clase 2001 – abbiamo fatto una chiacchierata generale, mi ha descritto il tipo di gioco che fa la squadra e le idee che ha su di me. Posso fare la mezzala, ma un po’ tutti i ruoli di centrocampo. I compagni mi hanno accolto subito molto bene, l’impatto è stato positivo e mi sembra che ci sia un bel gruppo”.